Biografia

Giacomo Moriondo, figlio di Angelo Moriondo e Sinforosa Omegna, fu il secondogenito di 4 fratelli.
Il padre Angelo, che passò alla storia per avere inventato nel 1884 la macchina per il caffè espresso, era un facoltoso imprenditore dell’epoca, proprietario dell’hotel Ligure di Piazza Carlo Felice e di altri esercizi pubblici in Torino.
Durante la grande guerra fu arruolato nell’esercito a Bologna con la mansione di “Autiere”. Il 25 maggio 1932, a Piovà Massaia (AT), sposò Luigina Matta da cui ebbe due figli: Margherita ed Angelo.

La famiglia aveva perso ogni bene nella crisi del 1929 per cui quando Giacomo si sposò e divenne padre di famiglia, abbandonò le velleità di “vivere d’arte” ed iniziò a lavorare avviando a Torino una piccola attività per conto terzi di verniciatura di mobili. L’iniziativa intrapresa si sviluppò con successo e fu trasferita in Villastellone (TO) dove iniziò la fabbricazione di mobili.

Questa attività fu poi ceduta a terzi per iniziare quella di gestore di alcune sale cinematografiche a Torino (cinema Carlo Alberto, Aurora e Colosseo).
Vennero poi gli anni del dopoguerra e del boom economico che gli diedero buona tranquillità finanziaria consentendogli di dedicarsi, con rinnovato vigore, alla pittura che assorbiva tutto il suo tempo libero.

Morì d’infarto il 2 febbraio 1957 all’età di 60 anni nella sua casa di Torino in via della Rocca 17.